Giro della discordia in Calabria, Di Natale non si ferma: «Chiesti danni d’immagine alla Rai»

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Nella foto, il consigliere provinciale Graziano Di Natale

 

«Avevo detto che non ci saremmo fermati e così è stato. Due giorni fa il Consiglio Comunale ha deliberato, all’unanimità,un atto di indirizzo per chiedere i danni alla Rai e al telecronista Stefano Rizzato. In caso di esito positivo costituiremo un fondo da destinare a tutti gli operatori turistici del territorio». Laconico il commento del consigliere provinciale del Pd, Graziano Di Natale che, dopo le polemiche infuriate per lo sgradito servizio del giornalista Stafano Rizzato durante la settima tappa del Giro d’Italia Pizzo-Praia a Mare, ha mantenuto la parola data e nel consiglio comunale di due giorni fa ha dato seguito alla promessa di adire le vie legali per tutelare l’immagine del territorio. Così come aveva già fatto qualche giorno prima l’amministrazione cetrarese con a capo il sindaco Angelo Aita.

Le polemiche, dunque, non cennano a placarsi. Cittadini e rappresentanti politici della costa altotirrenica nei giorni scorsi avevano protestato duramente per la condotta del dipendente Rai Stefano Rizzato, ritenuta gravemente dannosa per l’immagine del territorio. Durante la telecronaca, il giornalista anziché esaltare le bellezze dei luoghi attraversati dai corridori, ne aveva evidenziato fatti e circostanze riprovevoli. Di Paola, città del santo conosciuto in tutto il mondo, aveva ricordato la cattura di un pericoloso latitante messicano catturato lì dalle forze dell’ordine, mentre per Cetraro, recentemente insignita della bandiera blu per il porto, aveva fatto riferimento alle navi dei veleni presumibilmente inabissate a poche miglia dalla riva, controversa vicenda, avvolta tuttora nel mistero, ufficialmente smentita nel 2009 ma mai del tutto dimenticata del tutto dai giornalisti del posto e da qualche coraggioso investigatore. Il giornalista, ancora, aveva fatto riferimento alla criminalità organizzata e alle cosche locali.

Benché Rizzato non abbia diffuso notizie false, le stesse sono state ritenute sostanzialmente tendenziose poiché il contesto, che era quello sportivo, e le ricche elargizioni economiche da parte della Regione Calabria e dei comuni che ospitano le tappe, secondo i contestatori avrebbero dovuto suggerire al cronista una diversa descrizione dei paesaggi, come ha fatto ad esempio per Diamante. Per la città del senatore Ernesto Magorno, Rizzato ha riservato parole dolci e una invidiabile sponsorizzazione, soprattutto quando si è parlato del Festival del Peperoncino, l’evento ideato da Enzo Monaco. L’imprenditore adamantino ha partecipato anche alla puntata di Catepillar durante la diretta di Radio Rai 2. Che chiaramente è andata in onda da Diamante.

Quando invece si è arrivati nei pressi della statale 18 che collega Praia a Mare a Tortora, Rizzato è ritornato nelle vesti di giornalista di inchiesta e ha infilato il dito nella piaga spiegando ai milioni di telespettatori che le due gallerie erano sprovviste di luci, che era stato necessario illuminarle con dei lumini di cera e che quest’ultima, sciogliendosi, rappresentava un serio pericolo per i ciclisti in transito.