Ad Acquappesa il convegno ‘Riqualifichiamo le strutture sportive’

Il convegno “Riqualifichiamo le Strutture Sportive – Il campo di calcio sinonimo di vita, sport e turismo” si è svolto nei giorni scorsi al centro Congressi delle Terme Luigiane

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Ad Acquappesa il convegno 'Riqualifichiamo le strutture sportive'

ACQUAPPESA – “Se si lasciano morire le strutture sportive ed in particolare i campi sportivi che ne sarà del calcio che al di là della componente propriamente ludica, svolge una funzione sociale importante nella misura in cui contribuisce alla trasmissione di valori e norme precise e codificate. Con queste parole il consigliere della Figc Calabria, Antonio Ferrazzo, da inizio il dibattito del convegno “Riqualifichiamo le Strutture Sportive – Il campo di calcio sinonimo di vita, sport e turismo” che si è svolto nei giorni scorsi al centro Congressi delle Terme Luigiane di Acquappesa, dove la federcalcio  calabrese ha voluto rimarcare la propria vicinanza alle società sportive del tirreno cosentino e non solo, soprattutto dopo i sequestri di alcuni impianti effettuati dalla magistratura.

 

“Il ruolo educativo e medico/sanitario della pratica sportiva all’aria aperta possono divenire strumento di crescita – afferma Ferrazzo – per tutta una comunità in cui tale attività viene praticata. Agire per migliorare le condizioni in cui si vive è insito nell’indole umana e i nodi sui quali incentrare gli impegni di miglioramento possono essere tanti: dall’Integrare il concetto di sviluppo sostenibile nelle politiche dello sport all’impegnare le società sportive a diventare parte attiva dello sviluppo, per continuare con la promozione e la tutela della salute personale di chi pratica sport anche per intensificare la lotta al doping, favorire la pratica sportiva ai portatori di handicap, promuovere la partecipazione dei giovani per migliorarne l’inserimento nella vita sociale ed associativa, prevenire ogni forma di violenza; lo sport può e vuole essere anche fonte di ricchezza del territorio per sviluppare anche occasioni di lavoro. Anche perché se si chiudono i campi sportivi si aprono le porte delle carceri con i danni che ne derivano per la vita sociale del Paese”.

Dopo la proiezione di un filmato, a cura del Ing. Antonio Santaguida, della commissione impianti sportivi, ed i saluti del consigliere nazionale della FIGC Antonio Cosentino, dell’assessore del comune di Paola, Francesco Città e dell’assessore del comune di San Lucido, Emy Ambrosi, il sindaco di Acquappesa Giorgio Maritato ha espresso molte perplessità sulla vicenda del sequestro del campo sportivo della sua cittadina e afferma: “come è possibile promuovere il territorio se si trova un pretesto, un cavillo per impedire a tanti giovani a molte associazioni di fare sano sport in armonia, perché chiudendo il campo di Acquappesa si è impedito a tante soggetti, che ha sua volta avevano dei problemi nei loro impianti, di sopperire alle lacune e far fare le attività di socializzazione e quella prettamente sportive che una amministrazione deve anche pensare. Come avevamo fatto noi adeguando, pochi anni addietro, il campo sportivo a tutte le norme che un impianto simile necessita”. Anche il presidente dell’Associazione “Calcia l’Autismo”, Gigi Lupo sottolinea le difficoltà riscontrate nell’ultimo periodo ed afferma che “si era creato un filo conduttore tra le associazioni di base e la loro per far partecipare i ragazzi alle attività sportive, ma se da Belvedere a Paola non si hanno più strutture aperte (per ovvi motivi) ci è difficile poter operare in sinergia e dare gli spazi adeguati per le attività ludico motorie che tanto servono ai nostri ragazzi”.

Tante le Associazioni presenti tra queste Us Scalea, Asd San Lucido, Cetraro Fc, Real San Lucido, Asd Lago, Polisportiva Acquappesa, Xerox Chianello, Atletico San Lucido, Asd Fuscaldo, Asd A. Andreoli,  Real Amantea, Atletica Acquappesa, Rea San Francesco e tante altre. Tutte hanno rimarcato l’ormai impossibilità di continuare un servizio “perché di questo si tratta – dice Giovanni Sacco, Pol. Acquappesa – che qualcuno vuole impedire anche nella nostra valenza sociale e di volontariato, per togliere dalla strada o dalle devianze quotidiane che attanagliano le nostre cittadine tanti giovani.  Ma continuiamo a non capire il perché è stato chiuso il campo di Acquappesa, visto che è impianto rinnovato da poco”.

I temi sono stati rimarcati da Giuseppe Plastina (ASD Fuscaldo) che ha ribadito “che se non ci aprono le strutture siamo costretti a non scrivere la squadra al campionato e quindi lasciare i ragazzi per strada”; da Ottorino Mazzotta (ASD Lago) che ha raccontato come “anche una squadra di calcio può essere il fulcro di attività sociali sane di un territorio comunale troppe volte abbandonato all’inerzia”; da Sergio Lanzillotta (Atletico S. Lucido) che ha detto delle vicissitudini patite per il fermo del campo di San Lucido “ora riaperto a mezzo servizio”; da Giancarlo Formica (US Scalea) che ha rimarcato come lo sport può essere un volano per il turismo e l’economia di un  territorio “ma necessita di essere supportato, come fa la federazione, e di avere sempre strutture idonee moderne non solo sportive ma anche per quanto riguarda impianti di viabilità e strutture ricettive adeguate”.

Il presidente della FIGC Calabria, Saverio Mirarchi, concludendo i lavori, ha confermato il sostegno alle società sportive ricordato che “solo se vi è simbiosi tra queste e le istituzioni politiche e istituzionali si può evitare la chiusura dei terreni di gioco. Magari facendo piccoli interventi, anche prevedendo la gestione da affidare alle associazioni stesse. In questo caso San Lucido può essere un esempio positivo dove la società  ha adeguato il campo, riaperto da poco. Tutto questo in attesa dei progetti della Regione Calabria e della legge regionale per l’adeguamento delle strutture sportive. L’appello che rivolgo a tutte le autorità è di attivarsi con sollecitudine e con la determinazione, che mette la federazione, per consentire alle associazioni, ai giovani e meno giovani, di svolgere al meglio le attività sportive che comportato sacrifici per le famiglie ma sicuramente sono momenti educativi di serenità per il miglioramento della società dal punto di vista salutistico e sociale in generale”.

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