Porto di Diamante, Misiti: «Il 26 agosto scade contratto aggiuntivo, che intenzione ha la Regione?»

Una veduta dall'alto di quello che doveva diventare il porto adamantino

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Porto di Diamante, Misiti: «Il 26 agosto scade contratto aggiuntivo, che intenzione ha la Regione?»

“Il prossimo 26 agosto scadrà il contratto aggiuntivo per i lavori al porto di Diamante. Mi chiedo cosa deciderà di fare il presidente della Regione Mario Oliverio. La domanda nasce spontanea atteso che si tratterebbe di un rinnovo di una proroga già concessa all’attuale aggiudicatario della realizzazione dell’opera, il quale, però, in verità, non ha mai avviato i lavori dal rinnovo, mentre dalla prima aggiudicazione, novembre 2009, qualche lavoro era stato realizzato. Nel 2016 è stato sottoscritto un contratto aggiuntivo in base al quale il porto sarebbe stato consegnato 720 giorni dopo l’attribuzione delle aree avvenuta il 5 settembre di due anni fa, appunto. Non può passare inosservato che un’ulteriore proroga, in assenza totale di lavori, rappresenterebbe una violazione della normativa del codice degli appalti che prevede prolungamento solo in caso di sospensione di lavori per cause non imputabili all’appaltatore. In verità sono a conoscenza di una prima presa di posizione della Regione che, pare, abbia intimato all’appaltatore di avviare i lavori, prassi questa che appaleserebbe il primo passo di una volontà dell’ente regionale di procedimento di revoca. Ma, ad oggi, manca un atto amministrativo ufficiale. Di qui discende la mia interpellanza pubblica. Voglio ricordare, in linea con quanto ha già fatto il Meetup “Diamante in MoVimento-Amici di Beppe”, che l’ingegnere Luigi Zinno, responsabile unico del procedimento, in una nota del 7 giugno scorso, si dichiarava pronto a determinarsi di conseguenza qualora non si fosse manifestato l’avvio dei lavori”. Così il parlamentare, deputato, del Movimento Cinquestelle Massimo Misiti, che ha già consegnato un minuzioso dossier al ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli, interviene ancora una volta su una vicenda, quella del porto di Diamante,  iniziata nel lontano 1998, e, con alterne vicende, è arrivata a giorni nostri.

 

Tra una cosa e l’altra si è arrivati al primo luglio del 2009 quando veniva rilasciata all’ATI ICAD Costruzioni Generali S.R.L.-Diamante Blu S.R.L, la Concessione Demaniale n. 27 per la temporanea occupazione e l’uso di un’area demaniale di oltre 32.500 mq al fine di effettuare i ‘Lavori di ristrutturazione e completamento molo ricovero natanti del comune di Diamante’, come da aggiudicazione definitiva ad opera della Regione Calabria. Importo lavori circa 6 milioni di € di cui 1/3 con fondi europei veicolati tramite la Regione Calabria e 2/3 a carico del Concessionario.

I lavori sono iniziati nella primavera del 2010, ma prima ancora di portare a termine evidenti ed apprezzabili lavorazioni, con nota del 31 luglio 2012, adducendo una serie di motivazioni tecnico pratiche, il Concessionario comunicava alla Regione Calabria la necessità di procedere a variante. La Regione, verificata la sussistenza dei presupposti, avviava l’iter di approvazione della stessa, terminato con la firma del Decreto di approvazione intervenuta il 3 novembre 2015. Da qui la stipula del Contratto aggiuntivo del 10/2/2016 che a fronte di un nuovo piano economico-finanziaro ampliava a 35 anni il periodo di gestione dell’opera dopo il collaudo della stessa. In pari data e con contratto separato venivano affidati alla Società mandataria ICAD Costruzioni Generali S.R.L. (in forza delle previsioni del Codice degli Appalti), anche i lavori relativi al c.d. “waterfront”, comprensivi di una strada di collegamento, per un importo di oltre 2 milioni di €. Il 5 settembre del 2016 veniva stipulato un verbale di ripresa dei lavori. Da tale data decorre il termine contrattuale di 720 giorni consecutivi, atteso che le iniziali prescrizioni a tutela della prateria di posidonia oceanica posta da 75 a 130 metri oltre il molo di sopraflutto, con conseguente fermo lavori durante il periodo di fioritura, sono state eliminate con Decreto del Dirigente Generale del dipartimento “Politiche dell’ambiente” della Regione Calabria n. 18813 del 28/12/2012, a patto che siano utilizzati tutti gli accorgimenti previsti. Dopo un breve periodo di lavorazioni relative ai lavori complementari a terra (sgombero magazzini in possesso di pescatori e diportisti e abbattimento tramezzature), tutto si è arenato di nuovo.

Massimo Misiti

Portavoce Movimento Cinquestelle alla Camera

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