Scalea, i condomini di Parco Azzurro esasperati: «Non sappiamo dove lasciare i rifiuti»

La prima sollecitazione risale al giugno del 2015, quando fu fatto un sopralluogo dal geometra Francesco Chemi

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Scalea, i condomini di Parco Azzurro esasperati: «Non sappiamo dove lasciare i rifiuti»

Non sanno dove buttare i sacchetti dell’immondizia, perché non ci sono gli appositi cassonetti, e quando si recano in Comune per chiedere spiegazioni, le risposte mettono in evidenza il leggendario scaricabarile delle istituzioni altotirreniche. I cittadini, non sapendo che altro fare, si stanno dunque organizzando in turni per cercare di portare i sacchetti dell’umido dove almeno non inquinano, cercando qua e là gli appositi cassonetti della raccolta differenziata in giro per la città, mentre per gli altri materiali sono costretti a lasciare le buste fuori, all’aperto, incustodite, nel cuore di un residence turistico che ospita ben 150 famiglie provenienti da ogni parte d’Italia. Succede in un parco di Scalea, dove il problema rifiuti persiste da tempo senza che a nessuno sembri interessare più di tanto. Le prime sollecitazioni per l’assenza di appositi cassonetti, infatti, risalgono a più di 3 anni fa. A denunciare ancora una volta la situazione è il folto gruppo di turisti che ogni anno, per lo più d’estate, popola il condominio nei pressi di via Oliva.

 

I villeggianti, ormai esasperati, hanno quindi deciso di rivolgersi alla stampa per denunciare l’annosa vicenda e nel frattempo hanno preparato un documento già sottoscritto da quasi sessanta persone, numero destinato a crescere nelle prossime ore, da presentare agli uffici preposti.

Il testo della lettera, indirizzato al sindaco Gennaro Licursi, all’Ufficio Tecnico e all’azienda di raccolta rifiuti Ecoros, recita così:

“Con la presente, i sottoscritti condomini, insieme al nostro amministratore p.t., portano a conoscenza della S.V. ed ognuna per le proprie competenze e responsabilità, alle quali segnaliamo che nel nostro condomino non esistono spazi per il deposito della spazzatura ed è inoltre circondato da strade ad uso pubblico.

si precisa che già dal lontano 23 giugno 2015 tale criticità è stata rilevata da sopralluogo effettuato con il Geom. Chemi Francesco, responsabile del settore, per l’impossibilità di trovare spazio idoneo per il deposito dei contenitori.

Pertanto urge intervenire per trovare una soluzione alla problematica, poiché la situazione durante il periodo estivo è esplosa, oltre a creare condizioni igienico sanitarie non degne di una località turistica come Scalea.

Siamo a disposizione, da buoni contribuenti, a un sopralluogo nella zona per trovare un posto idoneo dove portare la spazzatura. Dalle nostre indagini potrebbe anche essere lo spazio della linea della vecchia ferrovia o altro spazio a vostra disposizione.

In attesa di un sollecito riscontro, porgiamo distinti saluti”.

Nella speranza che sia finalmente la volta buona.

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