Autostrade, nuovi tutor in funzione da venerdì: ecco dove e come funzionano

Più precisi e rapidi nella lettura delle targhe. Saranno in uso in un primo momento in una ventina di tratte tra le più trafficate in vista dell’esodo estivo

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Autostrade, nuovi tutor in funzione da venerdì: ecco dove e come funzionano

(di Paolo Virtuani, Correre.it) – Da venerdì 27 luglio 2018 saranno attivi i nuovi sistemi Tutor su una ventina di tratte autostradali tra le più trafficate. La conferma al 100% non c’è ancora, lo spiegherà meglio domani il capo della Polizia, Franco Gabrielli, nel corso della conferenza stampa di presentazione del piano della sicurezza in vista dell’esodo estivo. Al massimo i nuovi sistemi di rilevazione della velocità media entreranno in funzione nel fine settimana successivo. Si tratta di una fase definita ancora «sperimentale» a causa dei contenziosi in atto.

 

Le tratte su cui verranno installati i tutor

La competenza dell’attivazione, ha avvertito nei giorni scorsi Autostrade per l’Italia, è esclusiva della Polizia stradale. Le tratte interessate comprendono la A1 Milano-Napoli compresa la variante di valico, la A10 Genova-Ventimiglia, la A14 Adriatica Bologna-Taranto, la A16 Napoli-Canosa, la A24 Roma-Teramo e la A25 Torano-Pescara. In pratica i punti di rilevazione restano gli stessi, cambia solo il sistema operativo con il quale funzionano.

 

Quando erano stati disattivati

Dal 28 maggio i 333 Tutor che coprivano 3.100 chilometri di autostrade italiane erano stati spenti dopo la decisione della Corte d’appello di Roma che aveva respinto la richiesta di sospensiva di Autostrade per l’Italia della sentenza dello scorso aprile che aveva accolto un contenzioso sui brevetti durato dodici anni. Spenti anche i sistemi Vergelius su alcune tratte più pericolose gestite da Anas e sulla A2 Salerno-Reggio Calabria.

 

I nuovi tutor capteranno la velocità delle auto con più precisione

Il nuovo sistema (SICVe-PM, Sistema informativo per il controllo della velocità con tecnologia PlateMatching) consentirà una scansione più precisa delle targhe dei veicoli, che a volte portavano a confondere alcuni numeri e lettere se erano un po’ rovinati o le targhe sporche. Tanto che il vecchio sistema portava al 4% di rilevamenti cestinati proprio per l’incertezza nella lettura delle targhe. Anche i dati saranno trasmessi più rapidamente.

Fonte: Corriere.it

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