Ponti calabresi pericolanti, scoppia la protesta sulla pagina del presidente Oliverio

La protesta dei calabresi dopo un post in cui Oliverio mostrava solidarietà per i fatti accaduti oggi a Genova

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Ponti calabresi pericolanti, scoppia la protesta sulla pagina del presidente Oliverio

Il presidente della Regione Calabria scrive un post sulla tragedia del ponte crollato stamattina a Genova e per decine di utenti l’episodio si trasforma in una occasione per denunciare le condizioni di numerosi ponti calabresi che sarebbero a rischio crollo e di cui nessuno finora si sarebbe interessato. È quanto accaduto poco fa sulla pagina facebook di Mario Oliverio.

 

«È con turbamento che stiamo seguendo la dolorosa tragedia di Genova scrive il presidente della giunta regionale calabrese -. Ho chiamato il Presidente della Regione, Giovanni Toti, per esprimergli la nostra solidarietà e vicinanza, ma anche la disponibilità a mettere a disposizione le strutture della nostra Protezione Civile Regionale qualora si rendesse necessario. Siamo vicini a quanti sono rimasti coinvolti in questo terribile disastro».

Ma Oliverio non dice neppure una parola sulle precarie condizioni delle infrastrutture di casa nostra e questo gli utenti non gliel’hanno perdonato. Di lì in poi è tutto un susseguirsi di messaggi del medesimo tenore.

«Forse è il caso di ricordare anche il ponte Allaro di Caulonia – incalza un utente – e pregare che non succeda mai la stessa cosa! Aprite gli occhi politici o politicanti che dir si voglia e pensate che vi trovate lì per fare il bene dei cittadini e non delle “vostre tasche”!».

Via via, gli fanno eco tutti gli altri.

«Il ponte dopo Rogliano a salire verso Cosenza è sceso parecchio e quando passiamo sobbalziamo alle congiunture creando un rialzamento sull’altro lato. Non sono tecnica e mi scuso, ieri siamo saliti dall’Apt di Lamezia Terme,potete verificare?».

«Cannavino, viadotto autostradale nei pressi di Rogliano, ss107 altezza San Fili tratto su viadotto, tutti con abbassamenti notevoli di livelletta, ormai percepibilissimi, controlliamo impalcati e pile, ma non ad occhio controlli specifici monitorati e portati sotto stress con prove di carico ad hoc… Grazie».

«Presidente lei fa benissimo a sostenere Genova siamo tutti con lei. Ma anche le nostre strutture stanno cedendo specie quelli di Celico e Rocca di Neto. Spero si possano prendere precauzioni visto il disastro a Genova».

«Forse è il caso di ricordare che monitoraggio e manutenzione delle strade, non sono competenze della Regione. Le strade comunali ed interpoderali, sono competenza dei comuni; le strade provinciali, sono competenza delle Province mentre le S.S. e le autostrade sono competenza di ANAS. La Regione può sollecitare sul monitoraggio e manutenzione ma non può intervenire, se non con continue sollecitazioni, come sta facendo».

«Cannavino, Stupino, San Fili, strada delle terme Luigiane verso Fagnano e tanti altri!
Spero non servirà anche a noi la solidarietà di qualcuno!».

«Presidente fai controllare i ponti, viadotti, cavalcavia… in Calabria. Controlliamo la Reggio Calabria – Salerno. Occorre monitorare».

«A tutti nota la condizione della galleria della Limina sulla strada Rosarno-Gioiosa Jonica: poche parole da aggiungere».

«Tanto turbato che farai qualcosa per il Ponte Allaro, o aspettiamo che crolli pure questo?»

«ualcosa prima che succeda il peggio sul Cannavino!»

«Presidente anche se non è compito della Regione ma dell’Anas si faccia portavoce degli abitanti della Calabria dove tante situazione critiche preoccupano la gente. Bisogna battere il pugno quando ci vuole prima che succedono le catastrofe per non piangere dopo. Grazie».

«Caro presidente occorre fare una diagnosi dei ponti e gallerie della Calabria»

«Presidente. Non dimentichiamo il ponte Cannavino a Celico».

«Un occhiata sarebbe opportuno darla al ponte di Catanzaro».

«Bravo! Ora comincia a pensare a tutti i nostri ponti».

«E poi lottano per la TAV… aggiustiamo ciò che esiste!».

«Cercate di agire prima che succedono le disgrazie… tutto il resto non serve».

«Presidente, farebbe meglio a tacere!».

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