Praia a Mare, due anni fa il tragico incidente che costò la vita a Giovanni Libertino

Il giovane (nella foto) rimase vittima di un sinistro stradale avvenuto lungo il rettilineo di località Mantinera a Praia a Mare

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Praia a Mare, due anni fa il tragico incidente che costò la vita a Giovanni Libertino

Due anni fa, nel pomeriggio di Ferragosto, Giovanni Libertino, 25enne di Praia a Mare, rimaneva vittima di un tragico incidente. Nel suo secondo anniversario di morte la redazione La Lince, rinnovando la vicinanza alla sua famiglia per il tragico evento, ripropone l’articolo di un anno fa, quando Giovanni era andato via da un anno.

 

“Un anno senza Giovanni, 365 giorni trascorsi nell’estenuante attesa di vederlo tornare e poterlo riabbracciare, guardarlo negli occhi ancora una volta, sentire l’odore e ascoltare la sua voce che dice: «Mamma, papà, è stato solo un brutto un sogno».

Un anno fa Giovanni Libertino, 25 anni, trascorreva le sue ultime ore attorno al tavolo imbandito per Ferragosto. Poi il riposo nella sua camera e d’improvviso il risveglio con la voglia di un andare a fare un giro in moto e incontrare gli amici.

In sella alla due ruote il vento gli accarezza il viso e quel senso di libertà gli pervade l’anima. Giovanni è un ragazzo con la testa sulle spalle, un lavoratore, una persona buona ed educata, benvoluto da tutti e con un sorriso contagioso. Ma tra lui e la sua felicità irrompe una manovra sbagliata, un’auto che decide di svoltare nel posto sbagliato, nel momento sbagliato, e i suoi sogni si infrangono sull’asfalto del lungo rettilineo in località Mantinera.

Giovanni si è già incamminato per il sentiero che porta al paradiso, ma tutte le persone intorno non lo sanno. Si avvicinano, chiamano i soccorsi, pregano che quella giovane vita non abbandoni questa terra. Ma è già tardi. Quando arrivano gli amici la scena è raccapricciante, la speranza lascia definitivamente il posto alla disperazione.
Qualche chilometro più in là qualcuno corre ad avvisare sua madre: un urlo squarcia la quiete della sua contrada.

Sul posto c’è un continuo via via, che dura quasi fino a sera, la processione in onore della Madonna della Grotta è scandita dalle preghiere per Giovanni e per la sua famiglia, che non sarà mai più la stessa. A Praia è festa, i turisti affollano le strade ma il dolore di chi lo conosceva pervade ogni angolo del paese. Tutti si augurano che il consueto spettacolo pirotecnico previsto di lì a poco non vada in scena, e invece secondo copione i fuochi d’artificio esplodono in aria quando il corpo di Giovanni conservava ancora il calore della sua esistenza. Così vanno le cose.

Ma un anno dopo il dolore è intatto. “Il primo anno senza di te… quel giorno il tuo cuore ha smesso di battere prima del mio, ma tu continuerai a vivere in ogni battito del mio. Il mio cuore di mamma continuerà a pulsare d’amore per te che continui a scorrere in ogni goccia del mio sangue. Tu mio adorato figlio lo sarai per sempre”, scrive la madre per ricordarlo. Una donna con il volto rigato dalle lacrime e la forza d’animo di un leone.

Non c’è sempre una spiegazione logica a ciò a che accade. Purtroppo.
Ciao Giovanni”.

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