Utenti sull’orlo di una crisi di nervi. Dopo aver lautamente pagato il costo della partita i televisori continuavano a rimanere desolatamente neri. Per chi ancora non lo sapesse DAZN è il nuovo servizio di streaming che ha comprato parte dei diritti delle partite del campionato di calcio italiano 2018/2019.
Per ogni giornata DAZN trasmette tre partite (114 in tutto) – afferma dichiara il prof. Alessandro Tigani, responsabile per il settore sicurezza informatica del Codacons – visibili esclusivamente agli abbonati che dispongano di una connessione internet. Peccato che la piattaforma soffra ancora di evidenti difetti di gioventù.
La grossa mole di utenti connessi causa quello che in termini tecnici viene definito con l’acronimo DoS (Denial of Service), cioè mancanza di servizio. Chi infatti ieri cercava di guardare il primo match domenicale della stagione, si ritroveva un video in continuo caricamento e interruzioni anche di 30 minuti. A nulla serviva, ovviamente, cambiare connessione, il problema non è quello – spiegano dal Codacons – ma il sovraccarico dei server di DAZN.
Ricordiamo, continua Alessandro Tigani, che DAZN non è gratuito, ma prevede un abbonamento con un costo mensile di 9.99€. Il Codacons, sempre dalla parte dei consumatori, sta preparando una class action per un rimborso immediato del primo mese di abbonamento. Riteniamo che Dazn sia palesemente inadempiente rispetto ai contratti di abbonamento. Pagare un servizio significa avere la certezza di poter usufruire dei contenuti richiesti.
Ci chiediamo, inoltre, se sia giusto vincolare la visione di un campionato di Serie A esclusivamente via Internet. La qualità delle connessioni in Italia, lascia molto a desiderare, nella classifica globale, infatti, ci piazziamo solo al 47° posto, con una velocità media di 31,58 megabits per secondo contro i 150 megabits per secondo della più evoluta Singapore. Per queste ragioni il Codacons ha provveduto a diffidare Dazn ad indennizzare tutti gli abbonati. Caso contrario siamo pronti a portare la vicenda nelle aule giudiziarie.