Terme Luigiane, il duro attacco della minoranza di Acquappesa ai sindaci Tripicchio e Rocchetti

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Se non ci fossero di mezzo tanti lavoratori e le loro famiglie, un potenziale sanitario, turistico e economico quale le Terme Luigiane sono, ci sarebbe da ridere. Quella che è andata in scena stamani è una sceneggiata che non contribuisce certamente ad esaltare le istituzioni. Nella seconda ed ultima puntata messa in scena questa mattina, con l’epilogo di una farsa che sta interessando la stazione termale  con l’apprensione  coattiva dei beni immobili comunali si è raggiunto l’apice della comicità, assimilabile  solo ai vecchi film con Stanlio ed Ollio.

Stiamo assistendo da più tempo alla mortificazione della democrazia, al totale ed illegittimo esercizio di potere, atti che, a nostro giudizio, appaiono illegittimi e non suffragati  da alcun parere legale. Dalle ordinanze emesse dal Sindaco di Guardia Piemontese, su un territorio – il compendio termale – che pur essendo di proprietà dei due Comuni rientra nella potestà  amministrativa del Comune di Acquappesa. Agli atti di espropriazione coattiva eseguita dai due Sindaci, senza alcun titolo giuridico. All’esecuzione di tali atti da parte degli organi di Polizia Locale che hanno proceduto su disposizioni verbali dei Sindaci; infine all’ordinanza odierna emessa il 16 febbraio dal Sindaco di Acquappesa e pubblicata sull’Albo Pretorio del Comune solo a mezzanotte, con decorrenza ore 7,00 del mattino stesso. Questo in quanto l’Albo Pretorio del Comune di Acquappesa è inattivo, non si capisce per quali motivi, dagli inizi di gennaio e le continue sollecitazioni fatte dai Consiglieri di minoranza, non ultima quella di ieri pomeriggio, sono rimaste inascoltate.

Solo ieri, dopo che i sottoscritti hanno avuto modo di informare il Segretario Comunale di questo problema, del quale lo stesso non era a conoscenza, in tarda serata si è provveduto al ripristino dell’Albo Pretorio. Per questi motivi, i sottoscritti ritengono illegittima la ordinanza n. 10 del 16/02/2021 emessa dal Sindaco di Acquappesa che ha inibito dalle ore sette di oggi 17/02/2021 l’accesso a persone e mezzi non autorizzati, nonché la sosta, nell’intero compendio termale. Sulla illegittimità di detta Ordinanza i Consiglieri di minoranza hanno verbalmente informato questa mattina gli organi di polizia addetti all’ordine pubblico presenti. Così come si è verificata la utilizzazione di  personale estraneo alla pianta organica comunale, per eseguire materialmente le operazioni di apprensione e  per i quali, ad oggi, non risulta alcuna determina o altro atto di incarico. Sarà cura dei sottoscritti presentare formale esposto per segnalare la illegittimità della predetta ordinanza.

Volendo tralasciare l’aspetto strettamente giuridico, che sarà sicuramente sviscerato nelle opportune sedi, ci preme fare alcune considerazioni di natura politica e pratica. Pur presenti alle operazioni effettuate questa mattina prendiamo le distanze dai metodi usati dalle Amministrazioni di Acquappesa e Guardia Piemontese. E’ assolutamente svilente, mortificante, disdicevole per due intere comunità quanto avvenuto nei giorni in cui si è proceduto con la forza ad apprendere i beni comunali. Non era opportuno, indipendentemente dalle ragioni sottese, agire con forza e violenza. Comunque finirà questa storia i Sindaci del Comune di Acquappesa e di Guardia Piemontese, e con loro due intere comunità, ne usciranno comunque sconfitti.

Altro aspetto non tenuto in considerazione, dal quale addirittura si sta volutamente distraendo l’attenzione, è l’imminente dichiarazione di dissesto del Comune di Acquappesa, alla quale questa maggioranza ci ha portato. Nel Comune di Acquappesa ci sono circa  Euro 10. 603,682,10 di debiti da ripianare, certificati non dalla minoranza ma da formale relazione del Responsabile del Servizio Finanziario. Inevitabile, oramai, il dissesto finanziario e la conseguente nomina di un Commissario il quale oltre a portare al massimo le tasse comunali provvederà, senz’altro, ad alienare i beni comunali.

Le immagini di oggi, in cui i Sindaci si buttano a terra e si lasciano andare ad insulti da scaricatore di porto, in fascia tricolore, danno l’idea dell’esatto contesto surreale che stiamo vivendo!

I Consiglieri Comunali

Sandra Ricco

Mauro Avolio

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