Firenze: autunno caldo per Infogroup , Intesa non concede garanzie nel passaggio di proprietà ad Engineering

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Nell’ultimo incontro tra la direzione Infogorup   e la dirigenza  di Banca Intesa sono cadute nel vuoto le richieste delle  Rsu di Torino e Firenze con le strutture di Fim/ Fiom e Cisl Cgil. Da qualche giorno  le rappresentanze sindacali hanno  avviato lo stato di agitazione concordato lo scorso 3 agosto con l’ulteriore intento di chiedere l’intervento di Comune e Regione.
Infogroup  cura  software e servizi telematici per banche e  soggetti istituzionali e commerciali, sotto l’egida di Banca Intesa San Paolo ma entro l’anno passerà ad Engineering, altra azienda leader del settore con 9mila dipendenti, 50 sedi distribuite nel mondo.
Questi i temi che stavano a cuore al sindacato  nel passaggio di proprietà ed espressi chiaramente ad agosto: il mantenimento del lavoro degli impiegati, la conoscenza del  futuro il volume di lavoro garantito dalla nuova proprietà, il  mantenimento delle sedi a  Firenze e Torino, le  condizioni bancarie agevolate di cui godono ad oggi i  dipendenti e  per finire la verbalizzazione di tutte le richieste un con un accordo scritto tra le parti.
“ Di  tutto questo vengono garantiti  soltanto i cinque anni di lavoro per i dipendenti tranne i licenziamenti per giusta causa e giusto motivo soggettivo” commenta Daniele Calosi segretario provinciale Fiom  “ Per il resto nessuna delle garanzie da noi richieste hanno ottenuto eco. Per quanto riguarda il credito agevolato  sarà  in vigore solo per il 2018. A noi preme il mantenimento occupazionale e un rapporto di reciprocità per cui la dirigenza intesa si prenda con noi degli impegni scritti”
Impegni che Intesa  non ha nessuna intenzione di assumere poiché ha chiuso l’incontro del 18 settembre con una lettera indirizzata alle RSU con il resoconto di quanto stabilito in riunione  senza possibilità di replica o trattativa,  poiché  Banca Intesa si trattava dell’ultimo incontro.
Chiosa Calosi: “Non lasceremo che una realtà come Infogroup con 400 dipendenti ben radicata nel territorio fiorentino , sia alla mercè delle decisioni di Banca Intesa. Al momento sono sospese le prestazioni straordinarie.  Lunedì 25 terremo una nuova assemblea per concordare i prossimi passi, tra questi la richiesta di un incontro con Comune e Regione per sensibilizzare le principali istituzioni del territorio sul  difficile momento che l’azienda sta vivendo”