Buon compleanno Filippo, 33 anni per sempre

Oggi Filippo, cittadino tortorese, avrebbe compiuto 34 anni, si è spento nel gennaio scorso in un letto d'ospedale del San Carlo di Potenza

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Buon compleanno Filippo, 33 anni per sempre

Oggi è il compleanno di Filippo Matellicani, 33 anni compiuti per l’ultima volta lo scorso anno, l’ultimo insieme ai suoi cari. Nella foto di copertina, una immagine di quel giorno, scattata dalla sorella Lidia che, come mamma e papà, non si dà pace per questo drammatico epilogo. Come tutti coloro che hanno conosciuto il suo sorriso e la sua umanità contagiosi. Filippo non ti salutava stringendoti la mano, Filippo ti dava una carezza. E una buona parola, per tutti.

 

Si narra che i figli dei suoi amici non abbiano mai pagato un gelato negli esercizi commerciali che gestiva nella Riviera dei cedri, erano tutti suoi “figliocci”, bambini sacrosanti come l’amicizia, valore che non ha mai tradito e che ha visto i suoi frutti nel giorno dei suoi funerali, affollati da migliaia di persone straziate il fila per rendergli l’ultimo saluto.

Filippo si è spento in freddo giorno del gennaio scorso, consumato da una grave forma di leucemia e  cattiveria, un mix letale di un destino avverso, che ha reso fragile e vulnerabile il suo corpo, già martoriato da anni di cure.

Filippo, lo abbiamo raccontato qualche giorno fa, due anno orsono era finito al centro di una inchiesta giudiziaria che poi si è sgretolata a colpi verità, una indagine in cui lo si accusava di essere un pericoloso criminale in affare con gente losca, salvo poi scoprire la magistratura, dopo cinque giorni di isolamento da malato e un mese in cella, che non era vero. Accuse cadute nel vuoto, nulla di fatto, com’era prevedibile, ma che hanno lasciato comunque una ferita indelebile, ferita che è tornata a sanguinare quando qualche idiota, scaricando in un primo momento la colpa sui giornalisti del posto, ha preteso l’arrivo delle Iene per un’altra vicenda scoppiata poco dopo come una bolla di sapone, che però ha sollevato un inevitabile polverone mediatico e sbattuto il 33enne in tv in un servizio fazioso e privo delle repliche dei famigliari che erano prontamente arrivate.

La nostra redazione ci aveva provato a difenderlo, a una manciata di ore dall’insulsa inchiesta giudiziaria, allorquando ci rifiutammo di scrivere i nomi degli arrestati per evidenti controversie e incongruenze, e subito dopo il servizio di Giulio Golia, quando manifestammo tutto il nostro disappunto in un post pubblico rivolto al cronista tv, menzionato con tag, invitandolo ad occuparsi di questione veramente gravi per le quali era stato contattato e di cui non si era mai interessato.

Mentre fuori accadeva tutto questo trambusto, Filippo se ne stava in silenzio a guardare gli eventi, come fossero scene di un film, senza avere né la forza né la voglia di controbattere a tanta demenza mista a malvagità. Se solo avesse voluto dire la sua a riguardo, avrebbe potuto come e quando avrebbe voluto, ma lui voleva solo vivere e le sue ultime energie non le ha sprecate per difendersi dagli sciacalli, ma per cercare di restare aggrappato alla vita con le unghie e con i denti.

In un certo senso ci è riuscito. Anche se il suo cuore non batte più, Filippo è vivo nel ricordo e nell’amore di chi l’ha conosciuto, donando agli altri l’impulso per far battere il cuore di ognuno. Quelli come Filippo non muoiono mai per davvero.

Buon compleanno guerriero, ovunque tu sia.

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