Una frattura alle ossa nasali e uno strascico giudiziario che vedrà la parte lesa battagliare in tribunale contro il presunto aggressore per vedersi risarcito del danno fisico e morale. È questo in sostanza l’epilogo del drammatico episodio avvenuto ieri presso l’ospedale di Praia a Mare raccontato in anteprima dalla nostra redazione nell’articolo “Ospedale di Praia ancora nel caos: tecnico radiologo aggredito con un pugno in faccia da un medico“.
Man mano che passano le ore emergono sempre più dettagli della vicenda. Sembrerebbe che a scatenare l’ira del medico sia stato il suggerimento di sottoporre un paziente a un esame della tac, dopo essere stato sottoposto a una radiografia. La stessa proposta era arrivata dal medico radiologo consultato al telefono, il quale avrebbe detto direttamente al medico del 118 di proseguire con le indagini di screening. In sostanza, il tecnico poi aggredito avrebbe fatto solo da tramite tra il radiologo e il medico del 118, benché sostenesse la teoria del primo. Ma il presunto aggressore gli avrebbe detto di farsi gli affari suoi perché da tecnico non sarebbe stato in grado di suggerire il da farsi. Di qui lo scatto d’ira, la rincorsa nel corridoio e il pugno sferrato in volto. Tutto ciò è riportato nella denuncia presentata alle forze dell’ordine dal malcapitato.
Ma le controversie della vicenda non si fermano di certo qui, perché ad aggravare ancora di più la situazione sarebbero numerose segnalazioni delle scorse settimane completamente ignorate dagli organo preposti. Il medico sarebbe infatti stato segnalato più volte da colleghi e dirigenti per i suoi comportamenti per i quali qualche giorno fa era stato nuovamente chiesto l’intervento dei carabinieri. L’uomo spesso non si presenterebbe sul posto di lavoro e senza nemmeno avvisare, tanto da costringere i suoi colleghi a coprire turni estenuanti per non creare disagi e disservizi. Anche in questo caso era stata la nostra redazione, qualche giorno fa, a rivelare l’esistenza di una denuncia di un medico che aveva dovuto lavorare 36 ore di fila (Ospedale di Praia, pronto soccorso nel caos: medico lavora per 30 ore di seguito). Nonostante ciò, dall’Asp di Cosenza non avevano battuto ciglio.