La morte corre sulla ss18: la scarsa illuminazione delle strade e la visibilità ridotta – quarta parte

Nell'immagine di copertina, un rettilineo della ss18 nel tratto di strada tra Grisolia e Santa Maria del Cedro completamente al buio

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La morte corre sulla ss18: la scarsa illuminazione delle strade e la visibilità ridotta - quarta parte

Continua da  La morte corre sulla ss18: l’anemometro e i semafori che ci sono ma non esistono – prima parteLa morte corre sulla ss18: i ponti che si sgretolano, l’incuria e la sicurezza compromessa – seconda parteLa morte corre sulla ss18: le gallerie senza luci e la visibilità compromessa anche di giorno – terza parte.

 

La quarta parte della nostra inchiesta sui pericoli della SS18 del tratto tirrenico cosentino, a cui seguirà anche la parte quinta, dopo anemometri e semafori mai messi in funzione, ponti che si sgretolano e gallerie al buio, riprende questa volta dalla scarsa illuminazione della strada percorsa giorno e notte da decine di migliaia di automobilisti.

Lungo la ss18, infatti, ci sono molti tratti in cui l’illuminazione non solo è scarsa, ma è completamente assente. A rendere tutto molto più pericoloso, come se già non bastasse la scarsa visibilità tra veicoli, è l’assenza di illuminazione nei tratti di strada statale che attraversano i centri abitati, laddove molto spesso i pedoni camminano agli argini della carreggiata diventando un pericolo per sé stessi e per gli altri.

Ma per capire meglio di come la scarsa illuminazione sia un grave pericolo per gli automobilisti, facciamo degli esempi.

  1. Guardate attentamente questa foto, è stata scattata tre giorni fa, intorno alle 23, nel tratto di strada tra Grisolia e Santa Maria del Cedro. È visibile sul lato sinistro l’insegna blu del circo che staziona da qualche giorno sul lungomare santamariese. La foto è stata scattata dal passeggero dell’auto, che procedeva a un’andatura di circa 50 km orari. Notate qualcosa di strano?

Ingrandendo la foto, a malapena si riesce a scorgere che sul lato destro, poco oltre la striscia che delimita la carreggiata, c’è quella che sembrerebbe la sagoma di un uomo a piedi con i pantaloni beige e la maglietta nera, completamente mimetizzato nelle tenebre. In realtà, è più verosimile che sia una pianta, ma anche a distanza ravvicinata, non è chiaro. Questo potrebbe però indurre gli automobilisti a compiere manovre sbagliate e azzardate.

 

2. In quest’altro scatto, invece, nonostante in questo caso la strada sia illuminata almeno da un lato, a causa della scarsa visibilità i pedoni si distinguono a fatica.

Ecco il pedone apparire sul lato destro della carreggiata.

 

3. Ma vediamo quest’altra immagine. Da una parte la strada è illuminata, dall’altra è completamente buia.

Ingrandendo l’immagine si noterà però che il lato buio è costellato di auto parcheggiate e quindi certamente frequentato da pedoni, che in quest’ottica di visibilità si notano a stento.

 

Ma se le foto appena mostrate non avessero reso l’idea di quanto sia pericoloso percorrere la ss18 di sera o di notte, eccovi una carrellata di immagini scattate in una manciata di chilometri di un tratto ridotto in una qualunque sera dell’estate “turistica” della Riviera dei Cedri. Pur avendo preso ad esempio il tratto tra Diamante e Santa Maria del Cedro, si specifica, ad onor del vero, che l’illuminazione a “tratti” è un problema che affligge tutta l’arteria alto tirrenica della ss18, soprattutto in prossimità di centri abitati, come dicevamo poc’anzi, incroci e punti di percorrenza notoriamente pericolosi.

 

di Francesca Lagatta

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