Lettere alla redazione, Maurizio Coluccio: «Grazie di cuore a tutti voi»

L'ex poliziotto di Praia a Mare lotta da anni contro la sindrome di Cogan in forma atipica, da alcune settimane si trova in Messico per essersi sottoposto a due interventi di cellule staminali

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Lettere alla redazione, Maurizio Coluccio: «Grazie di cuore a tutti voi»

Carissima Direttrice, tra qualche giorno finisce la mia avventura a Cancun (MEX), di cui già ha dato ampia veduta sulla sua testata con degli ottimi articoli di cui le devo dare atto, come sempre. Che dirle, sono giorni molto duri per me e lo saranno anche le prossime settimane che affronterò in Italia, e sinceramente non mi aspettavo questa grande sofferenza nell’affrontare i due Interventi di Trapianto di cellule staminali, anche perché la prima volta, forse dovuto al fatto che si trattasse di “mie sole cellule”, ero riuscito ad affrontare il tutto con spirito diverso e meno sofferenze.

 

Questa volte affrontare 2 interventi a pochi giorni di distanza uno dall’altro, ha messo a dura prova, non solo il mio fisico già molto debilitato, ma anche la mia mente, che si è vista stretta da una morsa di dolore assordante notte e giorno.

Sì… sono a tutti gli effetti 2 gli interventi che ho subito, uno il giorno 3 luglio e l’altro il giorno 6 luglio 2018, dove mi sono stati impiantati sia le mie cellule staminali, prese dal midollo spinale, che quelle prese da cordone ombelicale compatibile, inserite entrambe in ogni singolo intervento.

Proprio queste ultime sono la causa del mio malessere, perché come ogni trapianto che si rispetti, per far si che ci sia successo, vengono iniettati dei medicinali anti rigetto per far sì che il sistema immunitario non interferisca molto contro di esse. Solo che nel mio caso, trattandosi di malattia autoimmune, il mio sistema immunitario nel contrastare corpi estranei, fa più danno che bene.

Perché è stato necessario ritornare a Cancun (MEX)? Trovo che sia una giusta domanda del genere. Le spiego subito.

Nel 2016, causa un evento di Herpes Zoster, lo stesso vanificò il primo autotrapianto a cui fui sottoposto nel 2014, riportando in breve tempo la mia malattia ad uno stadio di nuovo pericolo per la mia vita, peggiorando molte di quelle patologie che a causa della stessa, sono sopraggiunte e che hanno portato a prendere una decisione del genere. Malattia, che ad oggi, c’è la quasi certezza con i due trapianti, di fermare e di avere tempo, forse, un domani, di una cura per farla regredire. In Medicina la speranza è sempre tanta.

Ad oggi, 14 luglio, attendo ulteriore esito di esami che hanno espletato nella giornata di ieri, proprio a verifica di tutto, visto che molti dei sintomi che si sono presentati, nemmeno i medici se li aspettavano.

Di certo la particolarità della mia malattia, e qui devo farle un pò di chiarezza, UNICO CASO AL MONDO IL MIO, da ricerche effettuate dalla clinica Word Stem Cells Clinics di Cancun (MEX), non ha messo i medici nelle condizioni di contrastare i possibili effetti collaterali che potevano presentarsi.

I prossimi 3/4 mesi saranno importanti, perchè il riposo e l’esenzione da ogni tipo di stress nel quotidiano, permetteranno a tutto il sistema di reagire in positivo, permettendo appunto di bloccare la malattia. Di certo vivere giorni così duri non lo si augura nemmeno al più acerrimo nemico, e d’altronde non sarò io l’eccezione.

Inoltre, approfitto della sua testata per ringraziare tutti coloro che fino ad oggi, hanno avuto anche un singolo pensiero, scrivendo una semplice frase di auguri, sui social, aiutandomi nei momenti difficili. Sapere che di Amore nel Mondo ce n’è ancora cosi tanto rende felici e ottimisti per un domani migliore.

Non posso di certo dimenticare Lei nei ringraziamenti, Cara Direttrice, che 5 anni fa mi ha smosso da un torpore nel quale ero caduto, una volta avuta la triste notizia di una malattia non conosciuta e del quale si paventano, forse, pochi casi al mondo, e nessuna cura.

Lei, dove a volte mi ha preso letteralmente a calci nel sedere per farmi rialzare e che insieme alla Associazione “Onlus Teniamoci per Mano” di Praia a Mare ( CS) e di molti dei suoi cittadini, avete messo su la prima colletta per il primo autotrapianto avvenuto poi nel luglio del 2014.

Insieme a voi c’era già anche la mia compagna Pamela Ricca, che con tutte le sue difficoltà familiari e personali, decise di accompagnarmi in questo faticoso cammino, seppur da lontano, con tanto Amore.

Per descrivere Lei, Cara Direttrice, non basterebbero aggettivi e sinonimi, per quanto la sua bravura messa in campo faccia paura a molte di quelle persone disoneste, che anche nel mio caso, hanno speculato spettegolando in ogni singola sua azione.

Oggi Lei raccoglie i frutti di tanta fatica e sofferenze, e non passa giorno che le vengano assegnate riconoscenze per tutto quello che fa su un territorio così difficile e avverso nei confronti di chi dell’Onestà ne fa un modo di vivere.

Lunedì 16 luglio alle ore 22.55 circa, partirò da Cancun (MEX) per far ritorno in Italia ed arrivare all’aeroporto di Firenze alle ore 18.30 circa, dove ad attendermi ci saranno i volontari della “Associazione Pubblica Assistenza di Taverne d’Arbia (SI)” e la mia compagna Pamela.

Associazione che non ho dimenticato nel citare nella lettera, ma che ho volutamente tenuto alla fine per poter dire a tutti LORO: GRAZIE DI CUORE PER QUELLO CHE AVETE FATTO!

Dal giorno che sono venuti a conoscenza della mia situazione, in pochi giorni sono riusciti a metter su tutto il necessario per poter in breve tempo a raccogliere la somma per far avverare questo altro sogno fatto di speranza e amore.

Grazie anche ad altre associazioni e a tutti coloro che hanno contribuito nel loro piccolo, in questo che è un periodo così difficile per tutti.

L’obiettivo ora sarà di portare alla coscienza chi al Governo ha le competenze, di far sì che queste cure possano essere per tutti e non per pochi eletti.

Cara Direttrice, termino questa mia lettera con un semplice ma pieno di affetto, GRAZIE.

14.07.2018 Cancun (MEX)

Maurizio Coluccio

 

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