Pedofilia clericale | Clamoroso, a Savona la diocesi vuole risarcire spontaneamente le vittime di don Nello Giraudo

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Pedofilia clericale | Clamoroso, a Savona la diocesi vuole risarcire spontaneamente le vittime di don Nello Giraudo

(Nella foto, Monsignor Calogero Marino. Fonte foto: dal web)
Di Francesco Zanardi
Alla fine ha prevalso il buonsenso e anche la sensibilità di non voler sottoporre ancora una volta le vittime e la stessa diocesi ad una lunga, onerosa e impopolare causa civile che avrebbe solo inutilmente prolungato il risolversi dei problemi.
D’altra parte la cosa era auspicabile, lo stesso vescovo Calogero Marino sin dal primo giorno, parlando dello scandalo dei preti pedofili savonesi, ha sempre espresso il desiderio e la necessità che le vittime potessero finalmente voltare pagina ed avere l’opportunità, legittima, di guardare concretamente ad un futuro.
Lo scorso febbraio dimostrò le sue intenzioni accettando di incontrare il portavoce della Rete L’ABUSO, l’associazione italiana che tutela le vittime di preti pedofili, tra cui quelle savonesi.
In quell’incontro gli furono illustrate le gravi patologie di alcune delle vittime, la realtà ed il disagio che vivono oltre all’impossibilità concreta di poter condurre una vita normale e dignitosa, di avere un lavoro e di poter superare quell’emarginazione che troppo spesso una società come la nostra impone loro, con tutte le conseguenze del caso.
Mons. Marino si dimostrò molto sensibile e spiegò che conosceva bene il trauma e la condizione delle vittime della pedofilia in quanto aveva avuto modo di approfondire in passato questi aspetti e lo ha dimostrato rendendosi disponibile a una trattativa.
Successivamente ci fu un secondo incontro al quale parteciparono questa volta anche gli avvocati delle parti e in quell’occasione mons. Marino espresse la sua ferma volontà nel voler indennizzare quelle cinque vittime le cui violenze erano state accertate dall’autorità giudiziaria, la quale ravvisò anche le pesanti responsabilità che i vertici della diocesi savonese avevano avuto.
L’indennizzo delle vittime e il loro soccorso sono due dei punti fortemente contestati nel 2014 anche dalla commissione ONU per i diritti dei minori e questa trattativa, se raggiungerà come sembrerebbe essere un accordo, potrebbe far diventare la diocesi di Savona la prima diocesi che al di la delle scuse di facciata alle quali siamo oramai abituati, indennizzerà spontaneamente e non per ordine di un giudice le sue vittime dando anche un notevole credito a quella che è la politica auspicata da papa Francesco.
Francesco Zanardi
Portavoce della Rete L’ABUSO