«Carissimi amici, con grande gioia io e mamma Daria Olivo siamo lieti di annunciare la nascita del nostro piccolo Pier Emilio, avvenuta questa notte. La mamma e il piccolo stanno bene, io che ho assistito alla nascita devo ancora riprendermi. Un pensiero speciale 
a te, caro papà, a poche ore dal terzo anniversario della scomparsa: ci manchi tanto, saresti stato felicissimo e orgoglioso, da lassù proteggi questo piccolo che come tanto desideravi porta il tuo nome». Era solo il 22 gennaio scorso e Stanislao Acri, 35 anni, avvocato rossanese, non aveva idea che nemmeno sei mesi più tardi la gioia immensa di diventare padre sarebbe stata spazzata via da un incidente catastrofico in cui hanno perso la vita lui, sua moglie e il piccolo, primogenito della coppia. Stanislao era anche un attivista politico e nel 2016 si era candidato a sindaco di Rossano con il Movimento 5 Stelle. Suo papà, l’uomo al quale rivolge il pensiero il giorno della nascita di suo figlio, era Pier Emilio Acri, noto giornalista e scrittore calabrese, morto nel 2015 a 64 anni presso l’ospedale di Corigliano Calabro dove si trovava ricoverato per essere sottoposto ad una Tac, ma è venuto a mancare improvvisamente qualche ora prima. Anche Daria Olivo (35 anni), la bellissima moglie di Stanislao, era un giovane avvocato. Originaria di Cariati, aveva poi vissuto a Rossano insieme al marito. Da alcuni giorni si trovavano nella capitale, pare per assistere ad un concerto e per una visita di controllo al piccolo al Bambin Gesù. (Nella foto a destra, Daria, il piccolo Pier Emilio e Stanislao il giorno del battesimo che si è tenuto nel giugno scorso).
La famiglia stava facendo ritorno a Rossano, dove viveva, quando per cause ancora in corso d’accertamento, la Fiat Punto sulla quale viaggiano ha impattato prima contro un altro veicolo, poi contro uno spartitraffico in cemento armato. L’incidente si è verificato lungo la corsia sud dell’A1, nel tratto che attraversa il Frusinate. Nonostante l’arrivo tempestivo dei sanitari e quello di un elisoccorso, per padre, madre e bimbo di sei mesi non c’è stato nulla da fare. L’altro conducente si trova ricoverato in gravi condizioni ma non è in pericolo di vita. Secondo quanto ha riferito il Tg5, in queste ore gli inquirenti, nel tentativo di ricostruire l’accaduto, starebbero cercando di capire se l’incidente sia stato provocato dall’uso del cellulare alla guida da parte del conducente dell’altro mezzo.
