Calabria | Parcheggio nel posto per disabili, dopo il nostro articolo Sebi Romeo esce allo scoperto e chiede scusa pubblicamente

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Calabria | Parcheggio nel posto per disabili, dopo il nostro articolo Sebi Romeo esce allo scoperto e chiede scusa pubblicamente

(Nella foto, il consigliere regionale del Pd Sebi Romeo. Fonte foto: dal web)
Ieri mattina, poco dopo il fatto, c’era arrivata immediatamente la segnalazione: Sebi Romeo, ospite all’Infiorata di Monasterace (Rc), aveva parcheggiato l’auto per qualche minuto sul posto riservato ai disabili. La rete si era subito ribellata mostrando sdegno. Dopo aver fatto i dovuti accertamenti, la nostra redazione aveva pubblicato la notizia omettendo il nome del consigliere regionale (clicca qui per leggere l’articolo), pur essendone a conoscenza, perché l’accaduto non si trasformasse in una insulta e sterile guerra alla persona. Per noi de La Lince la deontologia è più importante di una manciata di click.
Ma un’ora fa, il consigliere è uscito volontariamente allo scoperto per fare mea culpa e chiedere scusa. Di seguito il post integrale apparso sulla pagina ufficiale di Sebi Romeo:
“Leggo di una discussione nata su facebook e proseguita su un blog (il nostro blog è diventato testata giornalistica regolarmente registrata presso il Tribunale di Paola lo scorso 8 giugno 2017, ndr) che riporta la foto di un’autovettura parcheggiata su uno spazio destinato alle persone con bisogni speciali, a Monasterace.
Il resoconto dei fatti risulta essere particolarmente ricco di inesattezze e non viene chiarito il nome del consigliere regionale alla guida dell’auto. Scusandomi per la grave leggerezza, chiarisco che alla guida dell’autovettura c’ero io. Sono abituato a riconoscere i miei errori e prendermi le mie responsabilità, per cui non posso fare altro che chiedere scusa ai destinatari del posto auto oggetto della discussione.

Sono stato in paese, su gradito invito della proloco cittadina, non per “guardare un tappeto floreale” come banalmente viene descritta l’Infiorata del Corpus Domini su un blog (in realtà è il commento di un utente riportato testualmente sul sito, ndr), ma per sostenere un’iniziativa sociale e di fede attorno alla quale la comunità di Monasterace si ritrova annualmente con spirito di condivisione e speranza.
Rientrando mi sono fermato qualche minuto a salutare delle signore che attivamente avevano contribuito alla realizzazione dell’Infiorata e, superficialmente, ho sostato laddove era segnalato il posto per i diversamente abili. Non per giustificare il mio comportamento, ma per completezza d’informazione, aggiungo che la macchina è rimasta a motore acceso e non incustodita in quanto, a pochissima distanza, c’erano un caro amico che mi ha accompagnato ed un vigile urbano che si è accertato del fatto che stessimo andando via nell’immediato (i testimoni invece riferiscono la totale assenza dei vigili nei pressi dell’auto, ndr). Il nostro non è stato un parcheggio, ma una fermata improvvisa e fugace. Inoltre, alle 12.10 ero nuovamente in viaggio sulla SS106 per cui non corrispondono neanche gli orari di cui leggo.
Posso solo provare a comprendere chi con fatica ogni giorno vive condizioni di difficoltà motoria ed a loro chiedo ancora scusa per non aver rispettato un loro diritto, ai più deboli ho sempre dedicato gran parte del mio mandato ed ancora di più continuerò a farlo da qui alla conclusione dello stesso. Chiunque mi conosce sa quale sia la mia sensibilità su temi come questo ed a maggior ragione mi mortifica che qualcuno possa aver pensato che abbia usato il parcheggio destinato ai diversamente abili come se fosse un mio “privilegio”.
Certo della buonafede della segnalazione, mi auguro solo che nessuno ne abbia approfittato, strumentalizzando le difficoltà dei disabili, per lanciare un attacco politico”.
A proposito delle ultime due righe, abbiamo inteso replicare direttamente sotto al post per fugare ogni dubbio: «No, non è affatto un attacco politico e lo dimostra il fatto che, come lei stesso riferisce, non abbiamo pubblicato nemmeno il nome del consigliere pur essendone a conoscenza per non dirottare l’attenzione sulla persona ma sulla vicenda, comune purtroppo a tanti. A Riprova della nostra buona fede, ci accingeremo nell’immediato a pubblicare integralmente le sue pubbliche scuse. Buon lavoro. Francesca Lagatta, direttrice responsabile della testata giornalistica La Lince».
Resta solo l’amarezza per l’ammissione del fatto che la seppur brevissima sosta sia stata autorizzata, per sua stessa ammissione, da un vigile urbano.