(Nella foto, Marco Minniti. Fonte foto: dal web)
Marco Minniti, l’uomo ombra dei governi italiani per 30 anni, è amatissimo negli ambienti politici, ma non troppo tra i comuni mortali che del suo enorme potere non sanno che farsene.
Prova ne è stata la contestazione di questa mattina all’università della Calabria dove il Ministro stava conducendo un convegno, “Intelligence: a dieci anni dalla riforma”.
Le contestazioni sono avvenute fuori dall’aula, con tanto di cartello “Foglio di via per Minniti“, e soprattutto dentro, dove un ignaro Giuseppe Bornino, persona perbene nonché professore di storia e filosofia, con educazione aveva tentato di rivolgere una domanda sul precariato della scuola ma tanto è bastato perché venisse inavvertitamente accerchiato e allontanato in malo modo dai poliziotti presenti.
Non è andata meglio a chi protestava pacificamente intonando dei cori nel cortile dello stabile, su cui i militari in tenuta antisommossa hanno effettuato una carica suscitando un enorme spavento.
Insomma, nel luogo più rappresentativo della democrazia, un ateneo universitario, questa mattina non è andato in scena solo un convegno, ma anche la peggiore democrazia di uno Stato ancora troppo legato agli usi e alle consuetudini fasciste. Ad opera di un ministro del governo italiano.
