Incontro sanità a Roma, Giuseppe Aieta spiazza tutti: 'Non so se vale la pena rimanere in un partito che tutela cordate a danno dei calabresi'

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Incontro sanità a Roma, Giuseppe Aieta spiazza tutti: 'Non so se vale la pena rimanere in un partito che tutela cordate a danno dei calabresi'

(Nella foto, il consigliere regionale Giuseppe Aieta)
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Giuseppe Aieta non le manda a dire, nemmeno stavolta. E per uno che si mette contro i clan mafiosi i cui vertici vivono a pochi metri da lui (clicca qui per leggere l’articolo), alla fine non dev’essere poi così difficile parlare chiaro.
Stavolta l’occasione è l’incontro sulla sanità tenutosi a Roma con la Ministra Beatrice Lorenzin, dove Giuseppe Aieta e il presidente Mario Oliverio erano arrivati carichi e speranzosi di ottenere a breve lo stop del commissariamento, soprattutto dopo i timidi segnali di disgelo.
Ma, come ampiamente spiegato e rivelato dalla stampa per anni, dietro la questione sanità ci sarebbero tanti, troppi interessi, che limiterebbero la regolarità delle azioni governative, ad ogni livello. Beatrice Lorenzin deve averlo velatamente ammesso durante l’incontro, tanto che nel suo sfogo sul web Giuseppe Aieta, parlando del suo stesso partito (il Pd), denuncia cordate di uomini tutelati a danno dei calabresi. E si chiede se vale la pena rimanere.
Di seguito il post integrale. 
“#Roma / Oliverio, i Presidenti di Regione e la Ministra Lorenzin.
Una riunione intensa e viva con al centro – tra le altre questioni – la situazione calabrese. Ho ascoltato un Presidente che ha recuperato il suo proverbiale e riconosciuto piglio rivendicando il diritto alla salute dei calabresi. Ma, ahimè, ho ascoltato le conclusioni della Ministra che in chiusura rivolgendosi ad Oliverio ha detto: «Se fosse stato per me avrei già risolto la questione calabrese ma le decisioni sono collegiali».
Queste parole sono suonate pesantissime perché lasciano capire che la questione del commissariamento della sanità in Calabria riguarda solo il PD di cui Oliverio fa parte. A questo punto considero non più rinviabile un chiarimento con i vertici nazionali per capire se vale ancora la pena stare in un partito che invece di tutelare i cittadini, si ostina a tutelare cordate a danno dei calabresi”.