Ecco perché 'La Lince' non farà servizi sul concerto di Francesco Gabbani a Cosenza

0
Ecco perché 'La Lince' non farà servizi sul concerto di Francesco Gabbani a Cosenza

(Nella foto, Francesco Gabbani. Fonte foto: All Music Italia)
Clicca qui per mettere mi piace alla pagina facebook della redazione La Lince e rimanere sempre aggiornato
La spiegazione è molto semplice: l’informazione è una cosa seria ma qualcuno ancora non l’ha capito. L’informazione non deve e non può tener conto di “divismi” delle star e dei loro manager, men che meno se si tratta di meri capricci. Nelle redazioni si lotta tutti i giorni per non farsi comandare da mafiosi, da politici di peso e compagnia cantante e pertanto le regole imposte (e ridicole, lasciatemelo dire) per il concerto tenuto stasera da Francesco Gabbani non possiamo nemmeno permetterci il lusso di prenderle in considerazione, vista e considerata l’enorme mole di lavoro che c’è dietro ad ogni singolo articolo. La libertà di stampa è sacrosanta, sempre.
In altre parole, abbiamo aderito all’iniziativa di Mario Tursi Prato, presidente dei Giornalisti d’Azione, che dal sito dell’associazione ha scritto il seguente comunicato: “A Cosenza, il management del cantante Francesco Gabbani, che terrà un concerto stasera, detta le regole alla stampa, decide chi può e chi non può fare le riprese, pretende che i fotografi scattino foto senza flash (di notte!) e solo nei primi tre brani (!). E comunica che l’artista non terrà conferenza stampa e non si capisce se lo si potrà intervistare o meno. Evviva la libertà di stampa. “Giornalisti d’Azione” stigmatizza vigorosamente questo atteggiamento e invita tutti i colleghi calabresi a non realizzare servizi sul concerto. “Anche queste cose – dice Mario Tursi Prato, presidente di “Giornalisti d’Azione” – appalesano la scarsa, per non dire nulla, considerazione che alcuni hanno della stampa, del giornalismo, dei giornalisti. Se continueremo ad accettare passivamente che si calpesti questa professione, non riusciremo mai a (ri)dare dignità al giornalismo e ai giornalisti”.