Alto Tirreno cosentino, quell’individualismo che aliena dalla realtà

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Alto Tirreno cosentino, quell’individualismo che aliena dalla realtà

(Fonte foto: dal web)
di Forbidden
Cosa salvare di questo Alto Tirreno cosentino, in cui l’individualismo ha raggiunto livelli inimmaginabili? Come non sorridere davanti alle ultime polemiche che non rendono giustizia alla grandezza di questa zona, che potrebbe dare lavoro, salute e buona vita a tutti?
Questa è una terra malata di egocentrismo, che rifiuta qualsiasi progetto di crescita condivisa e solidale. Chiunque abbia a che fare con il potere, sa bene che è destinato a scontrarsi con clan e caste che non lasciano sviluppare liberamente e onestamente il territorio. Ogni individuo è costretto a riconoscersi in un gruppo, senza il quale non ha possibilità di sopravvivenza. Chi prova a fuggire dal sistema ne viene risucchiato attraverso sedicenti “portatori di luce”, ossia, bastian contrari che pur di dire la loro opinione venderebbero l’anima al diavolo. Fatto sta, che questi “santocchi” sono assai pericolosi, perché spacciano una verità che non esiste e che è frutto dell’astio.
In questa situazione, campanilismo e provincialismo sguazzano nel migliori dei modi. Nell’alto Tirreno cosentino, dove il paternalismo è ancora di moda e la politica è una scoreggia in una fogna, nessuno ha la forza di reagire perché nessuno lo vuole. I meriti di questo sfascio sono attribuibili a una mentalità pressappochista, che non vuole né emanciparsi né rivoluzionare il sistema.
Per questo motivo:

  • La lamentela è l’unica arma di protesta.
  • L’attesa del miracolo è scambiata per pazienza e costanza.
  • L’analisi lucida viene usata solo per smascherare i difetti dell’altro.
  • L’autoanalisi è usata solo per difendere la propria onorabilità.

Tutti sono incazzati per come vanno le cose, ma nessuno fa qualcosa per cambiarle. Questo paradosso viene servito quotidianamente a piccole dosi. Lo si vede nei continui battibecchi che infuriano, anche su argomenti leggeri.
Troppi intellettuali, pochi uomini dal cuore umano; questo è quello che si vede in un lembo di terra che potrebbe vivere di sole e di felicità. Tutti difendono il campanile e il paesello, senza rendersi conto che tra un po’ non rimarranno che le pietre, perché tutti, ma proprio tutti, se ne stanno andando.
Buona continuazione, quindi.

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