Da Wired | Sarahah, il servizio di messaggi anonimi che sta spopolando sull’App Store

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Da Wired | Sarahah, il servizio di messaggi anonimi che sta spopolando sull’App Store

(Fonte foto: dal web)

L’anonimato riscuote sempre successo: l’applicazione arabo-saudita per l’invio di messaggi vorrebbe permettere alle persone di abbattere le barriere della libertà d’espressione, ma il rischio “Yik Yak” è dietro l’angolo

Se non conosci Sarahah, probabilmente succederà a breve. È un’applicazione che nelle ultime settimane ha scalato le classifiche dell’App Store in Australia, Irlanda, Stati Uniti e Regno Unito. Creata dall’arabo-saudita Zain al-Abidin Tawfiq, è un social network che consente di mandare e ricevere messaggi anonimi. L’idea originaria era quella di fornire ai dipendenti uno strumento per inviare feedback ai propri capi in maniera più diretta possibile, senza filtri: il nome, in arabo, significa infatti onestà, franchezza (se fosse una commedia, sarebbe “L’importanza di chiamarsi Ernesto”, è chiaro). Tawfiq lavora a tempo pieno come analista per un’azienda petrolifera e crede che sui posti di lavoro ci sia una questione aperta, riguardo a uno scambio tra i lavoratori e i loro datori.

Nel 2016, l’ideatore ha cominciato a condividere l’app anche nella sua cerchia di amici, pensando che il meccanismo dell’anonimato che conduce a una maggiore libertà d’espressione sarebbe stato utile anche al di fuori dai contesti professionali.
Decide di passarla a un amico influencer e via, Sarahah prende piede in men che non si dica: quando raggiunge l’Egitto, macina velocemente 3 milioni di utenti registrati.
“Vivo in un tipo di società — quella araba — in cui dire le cose per come si pensano è un’abitudine: tuttavia, esistono delle barriere, come il rispetto dell’età, per esempio”: anche per questo, ha raccontato a Mashable, l’app intende abbattere le barriere dovute a gerarchie e rispetto dei ruoli.

Fonte: www.wired.it

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