Ancora rivalità tra Santa Maria del Cedro e Diamante: adesso litigano per l'acqua

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Ancora rivalità tra Santa Maria del Cedro e Diamante: adesso litigano per l'acqua

(Fonte foto: dal web)
Meno di un mese fa i due Comuni della Riviera hanno dato spettacolo con i botta e risposta sulle origini del cedro. «Se ne sono appropriati i Comuni limitrofi», tuonava Enzo Monaco sulle reti Rai, «il cedro è una peculiarità santamariese», ribatteva il sindaco Ugo Vetere (clicca qui per leggere l’articolo), e giù con i sermoni dei soliti edotti facebookiani che si sono battuti a colpi di enciclopediche pagine di storie senza mai venirne a capo. Come al solito.
Stavolta l’oggetto del contendere è niente meno che l’acqua. Sulla costa tirrenica a causa della siccità che ha colpito l’intera regione e l’inerzia amministrativa, l’acqua potabile scarseggia e viene elargita con il contagocce. Tra gli sventurati Comuni anche la rinomata Diamante. Contrariamente, a Santa Maria del Cedro l’acqua avanza, tanto che da due giorni le autobotti della Protezione Civile la stanno prelevando per portarla nelle cisterne cittadine limitrofi (clicca qui per leggere la notizia). Nessuno scienziato a Santa Maria del Cedro, c’è solo un sindaco previdente che ha acquistato due enormi cisterne dismesse dal consorzio dall’ex Ex Valle Lao e le ha riempite quando ancora l’afa e la calura estiva erano ancora una graditissima previsione meteorologica. Tutta qua.
Ma ai diamantesi, ancora offesi per la faccenda del cedro, hanno provato a sbugiardare il primo cittadino santamariese che aveva dato la notizia: «Le cisterne sono della Sorical – si legge ovunque in territorio diamantese – Vetere non ha fatto nessun “miracolo”».
Immediata la replica del sindaco: «In merito al servizio idrico, comunico a chi sui social si “ERGE a CONOSCITORE DELLE realtà altrui” – OFFENDENDO CHI SI SPACCA LE SPALLE solo per difendere qualcuno o qualcosa – che da tre anni l’amministrazione Vetere ha stipulato una convenzione (SCRITTA) con il Consorzio di Bonifica del Lao ottenendo, dietro la realizzazione di alcuni interventi, di poter usufruire di SERBATOI presenti sul territorio comunale e MAI UTILIZZATI.
A ciò aggiungo che abbiamo anche dei pozzi di nostra titolarità, non Sorical, che consentono un approvvigionamento di acqua potabile che ad oggi “basta a soddisfare le esigenze della comunità”, oggi visitata da oltre 70 mila persone (i dati sono quelli forniti dalla misurazione del depuratore comunale).
Detto tanto e senza entrare in discussioni sterili e polemiche “di paese” rilevo che allorquando mi è stata prospettata da chi di competenza la necessità di “fornire acqua a paesi limitrofi ho immediatamente dato il dovuto assenso (non ero obbligato) senza chiedere a chi e come, pretendendo solo che l’approvvigionamento altrui “non causi disfunzioni nel nostro territorio”.
A tal conoscitori dico che ogni paese ha la sua cultura amministrativa che non sta a me sindacare.
Ma in merito all’erogazione dei servizi, non abbiamo nulla da imparare, ANZI, e non da oggi».

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