Sanità pubblica, anche sulla vicenda dell'ospedale di Cetraro Ernesto Magorno resta muto

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Sanità pubblica, anche sulla vicenda dell'ospedale di Cetraro Ernesto Magorno resta muto

(Fonte foto: dal web)
Non sappiamo se sia solo un caso o se proprio a Ernesto Magorno le strutture sanitarie pubbliche non piacciono, ma dobbiamo nuovamente registrare il mutismo del parlamentare sulla spinosa vicenda che ha riguardato nei giorni scorsi i reparti di ostetricia e ginecologia dell’ospedale di Cetraro (clicca qui per leggere l’articolo).
Ora, al di là della vicenda e delle eventuali responsabilità, che non saremo noi a stabilire ma gli unici organi preposti ad emettere sentenze, ci preme evidenziare come un deputato della Repubblica Italiana, che tuttora vive nelle Riviera dei Cedri, dove’è nato e cresciuto, non abbia speso una sola parola per incentivare la verità. Contrariamente a come avvenuto per altre questioni, dove grazie al suo intervento si è arrivati alla risoluzione del problema nell’immediato.
Invece, nella giornata di Ferragosto, quando è scoppiato lo scandalo, la sua unica premura è stata quella di augurare a tutti una serena e felice giornata di festa, mentre due suoi compagni di partito, il Pd, sottraevano tempo alle loro famiglie per difendere i cittadini da un probabile sopruso e chiedere immediatamente l’avvio delle indagini al fine di ristabilire la verità dei fatti.
Il solito Giuseppe Aieta, che non è certo uno a cui piace mettere la testa sotto la sabbia, scrive: «Siamo giunti alla follia! Sulla chiusura del reparto di Ginecologia dell’Ospedale di Cetraro per mancanza di medici, che apprendo dalla stampa, chiedo al DG dell’Asp di aprire subito una indagine interna per verificare le responsabilità. Ad Angelo Aita, di denunciare in tutte le sedi l’accaduto. Non se ne può più!»
Peggio ancora Graziano Di Natale, che dalla sua pagina lancia attacca apertamente il direttore generale dell’Asp di Cosenza: «Ora basta, Mauro adotti i provvedimenti necessari. E’ incredibile quello che è successo nei giorni scorsi, invito il Direttore Generale ad assumere tutti i provvedimenti necessari per porre fine a questa vergognosa gestione della sanità. Si è adottata una scelta nei giorni in cui la popolazione si raddoppia privando i cittadini, dell’intera costa tirrenica, di un servizio essenziale. Una vergogna!». 
Se poi vogliamo essere ancora più precisi, evidenziamo anche il silenzio di un’altra deputata che sull’alto Tirreno solitamente viene a fare incetta di voti o a presenziare nei convegni, e cioè Enza Bruno Bossio.
Come ben ricorderanno i lettori molti volte sia Magorno che Bruno Bossio sono stati “accusati” dalla stampa di avere sempre più a cuore la sanità privata che quella pubblica ma loro puntualmente, ad ogni polemica sulla sanità, non muovono un dito per dimostrare il contrario.

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