Santa Maria del Cedro, Summer day: sigilli a recinti e cancelli ricadenti nell'area demaniale

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Santa Maria del Cedro, Summer day: sigilli a recinti e cancelli ricadenti nell'area demaniale

Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Paola, la dottoressa Maria Grazia Elia, anche in considerazione della richiesta di sequestro preventivo avanzata dal Pubblico Ministero del 13 luglio scorso (clicca qui per leggere l’articolo), ha disposto il sequestro preventivo di recinti e cancelli ricadenti su area demaniale marittima, ovvero, identificate al catasto come appartenenti allo Stato. Secondo la Procura, complessivamente l’area occupata abusivamente era originariamente di 20.338 mq, ridotti successivamente a 19.193 in seguito alla realizzazione del tratto di lungomare che costeggia il complesso turistico Summer Day di Santa Maria del Cedro.
Stavolta la misura cautelare riguardano appunto i recinti, che si estendono dal lungomare fino alla struttura e delineano delle aree libere sì da opere e manufatti, ma comunque non usufruibili dalla comunità, e i relativi cancelli delimitanti i varchi d’accesso, anch’essi privi di autorizzazione amministrativa. Il decreto di sequestro preventivo è stato affisso sul nastro rosso dei sigilli.
Pertanto, il Gip ha nominato custode delle suddette opere, a titolo gratuito e senza facoltà d’uso, il sindaco della cittadina, l’avvocato Ugo Vetere.
Il primo cittadino ha espresso enorme soddisfazione per il provvedimento, non solo per l’inizio del ripristino della legalità, che si è fatto attendere molti anni a Santa Marie del Cedro in materia di occupazione demaniale abusiva, ma anche perché l’aver intrapreso la spinosa battaglia aveva attratto su di sé offese e maldicenze. Un classico, da queste parti. Al di là della vana quanto legittima difesa a mezzo stampa da parte dei legali della società che gestisce la struttura ricettiva, la Cassiopea, taluni avevano appellato il sindaco come visionario e bugiardo, un generatore di guerre inutili intentate chissà per quali scopi. Qualcuno ci aveva visto dell’astio personale, qualcun altro una sicura candidatura in vista delle imminenti elezioni politiche. La Procura, invece, per il momento ha visto la stessa cosa di Vetere, e cioè delle aree demaniali occupate abusivamente da restituire il prima possibile al legittimo proprietario: lo Stato. Intanto le indagini vanno avanti serrate.

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