Ernesto Magorno, deputato della Repubblica di Diamante

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Ernesto Magorno, deputato della Repubblica di Diamante

In un breve video messaggio di auguri Ernesto Magorno, in qualità di deputato, ringrazia Diamante e i diamantesi per avergli conferito l’incarico di parlamentare, stila la lista delle poche cose fatte per Diamante e i diamantesi, promette ancora una serie di finanziamenti per Diamante e i diamantesi e rivolge l’augurio finale a Diamante e ai diamantesi, escludendo di fatto tutti gli altri elettori e cittadini del Tirreno cosentino
 
L’avevamo sempre sospettato, ma alla fine, proprio allo scadere del suo primo mandato, Ernesto Magorno finalmente svela le carte in tavola e con un video messaggio di auguri registrato dalle telecamere della locale emittente televisiva poco prima del nuovo anno, confessa di essere deputato della sola Repubblica di Diamante. «Cari concittadini e cari amici di Diamante – comincia il suo discorso -, voglio rivolgervi attraverso la rete di Telediamante degli auguri per questo anno che ormai volge alla fine e per l’anno che invece sta per arrivare, per il 2018». Solo a loro, solo ai diamantesi, i suoi concittadini, perché tutti gli altri, tutti quelli che gli hanno conferito mandato facendolo eleggere in Parlamento, i tortoresi, i praiesi, gli aietani, i sannicolesi, gli scaloti e via dicendo, evidentemente non fanno testo. E specifica: «Lo faccio come cittadino di questa splendida città e come parlamentare della Repubblica». Appunto. E se non fosse chiato: «Lo faccio per ringraziarvi per l’opportunità che mi avete dato in questi anni di rappresentarvi e attraverso il consenso che ho avuto in questa città di aver potuto rappresentare la nostra regione negli scranni di Montecitorio. Di questo sarò sempre grato ai cittadini di Diamante». Insomma, non un rappresentante istituzionale dell’intero territorio, come dovrebbe essere, ma solo della città che gli ha dato i natali, una intuizione suggellata da un’altra perla: «Spero di aver potuto dare alla città di Diamante il contributo che merita». Sempre e solo lei.
Ma bando alle ciance, è tempo di bilanci e Magorno non si sottrae, facendo però a pugni con le più elementari regole della comunicazione: «È tempo di dire quelle poche cose che siamo riusciti a fare». Cinque anni al Parlamento per dare un contributo alla sola Diamante e riuscire a fare anche poco.
Via con la lista dei “contributi”: finanziamenti a pioggia per riqualificazione e ammodernamento. Cemento, cemento e ancora cemento, restaurazione di questo e di quell’altro, realizzazione di piazze e strade e non un solo euro di investimento, non un progetto concreto per la messa in moto dell’economia, non una sillaba sul turismo, il commercio o la sanità. Ma come sempre, immancabili, le promesso sul porto che non si farà e su altri finanziamenti per distruggere e ricostruire sempre le stesse cose, togliendo dall’imbarazzo dello stallo governativo senza però consentire lo sviluppo. Sai mai che uno poi diventa ricco e non deve più sbavare dietro ai politici in cerca di grazie e favori.
Dalla Repubblica di Diamante, dunque, con il cuore rivolto alle sagre e la testa al Parlamento, un sincero augurio di un buon anno da parte di Ernesto Magorno ai sui sudditi.

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