Caso Marlane, Papa sta con De Lorenzo: «L’alto tirreno abbia Il diritto di crescita e sviluppo»

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Caso Marlane, Papa sta con De Lorenzo: «L’alto tirreno abbia Il diritto di crescita e sviluppo»

Riceviamo e pubblichiamo
Ho letto con attenzione le considerazioni dell’assessore Antonino De Lorenzo di Praia a Mare circa il nuovo sequestro di un’area dell’ ex Marlane, da parte della Procura di Paola (clicca qui per leggere l’articolo). Senza entrare nel merito del provvedimento, ritengo che l’appello dell’amministratore vada condiviso e anche sostenuto, quell’area non può e non deve rimanere ancora nel limbo dell’incertezza causando pregiudizi che comportano danni di non poco conto alla reputazione ed immagine del territorio.
È giusto che ognuno faccia valere in ogni sede i propri diritti, pretendendo quel che gli è stato tolto o limitato siano essi affetti, salute e vita ed è altrettanto giusto definire per tutti ed interamente la vicenda. Come già rilevato non è solo nell’ interesse di Praia a Mare ma dell’intero comprensorio che da sempre paga il fallimento di una politica industriale mai decollata. Certamente per diversi anni la fabbrica ha dato lavoro ed occupazione generalizzata, anche se non piena, ma i miliardi di lire spesi non sono bastati ad evitare gravi periodi di crisi in seguito alla chiusura della stessa.
Ad oggi Praia a Mare e l’alto tirreno possono contare su una ripresa, seppur timida, dell’attività turistica per dare crescita, sviluppo ed occasioni di lavoro alle nuove generazioni e questa è una sfida che non può essere persa. Questo territorio ha notevoli potenzialità che non devono essere limitate od offuscate da aloni e misteri, pertanto è necessario fare chiarezza al più presto e nel caso provvedere ad opportuni interventi di bonifica, se effettivamente accertati, oltre che di riqualificazione o riconversione.
In tal senso sollecitiamo qualsiasi provvedimento purchè non si trascinino ancora lunghi anni di incertezze e pregiudizi con vari interrogativi di fondo che invece vanno assolutamente chiariti, auspicando come già avvenuto per altre necessità, l’unione di Sindaci e Amministrazioni Comunali per un obiettivo partecipato. Si chieda anche l’intervento dei parlamentari calabresi e del governo, ma per risolvere definitivamente il problema e non per accusare ancora il territorio.
Raffaele Papa Coord. IdM Prov. di Cosenza

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