Scuola, Codacons: «Presidi monitorino sicurezza e se necessario chiudano istituti»

"In Calabria trecentomila studenti ogni giorno sono a rischio - scrive il codacons - perché l'edificio scolastico in cui trascorrono gran parte della giornata non è a norma: una situazione gravissima, cui i presidi devono rispondere rifiutandosi se necessario di aprire gli istituti, come impone il loro ruolo di tutela",

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Scuola, Codacons: «Presidi monitorino sicurezza e se necessario chiudano istituti»

Dopo l’assordante silenzio dei Comuni e delle Province Calabresi, proprietari degli edifici scolastici, il Codacons si rivolge ai Dirigenti scolastici. Ovvero i soggetti responsabili della sicurezza dei ragazzi e degli insegnanti. “I presidi, incaricati di garantire la sicurezza degli studenti e del personale di servizio, devono monitorare la sicurezza delle scuole – sia all’interno che all’esterno – e denunciare alle autorità preposte qualsiasi violazione delle regole di sicurezza, fino a rifiutarsi – se strettamente necessario – di aprire gli edifici scolastici per assicurare la massima tutela a studenti e docenti”.

 

Lo sollecita il Codacons, segnalando che sul sito dell’associazione è disponibile un questionario per procedere al monitoraggio di sicurezza dei plessi scolastici. “Lamentarsi non basta, bisogna passare ai fatti”, sottolinea Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons. Caso contrario si configurerebbe il reato di omissione.

“In Calabria trecentomila studenti ogni giorno sono a rischio, perché l’edificio scolastico in cui trascorrono gran parte della giornata non è a norma: una situazione gravissima, cui i presidi devono rispondere rifiutandosi se necessario di aprire gli istituti, come impone il loro ruolo di tutela”, conclude.

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