Ospedale di Praia a Mare ancora Casa della Salute, l’ira di De Lorenzo: «Ora politica e società civile in piazza per protestare»

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Ora le parole non servono più: i sindaci di Praia a Mare e Tortora impugnino immediatamente l’ultimo decreto del commissario ad acta e guidino una protesta di tutto il territorio contro queste decisioni vergognose”.

È quanto chiede il consigliere di minoranza del Comune di Praia a Mare, Antonio De Lorenzo, dopo le ultime novità che riguardano l’ospedale cittadino.

Nelle ultime ore, infatti, è stato reso noto il decreto del commissario ad acta per il Piano di rientro dal deficit finanziario della Sanità della Regione Calabria, Guido Longo. Ovvero il Dca numero 31 del 18 febbraio 2021: “Linee guida regionali per l’adozione degli atti aziendali“.

In questo documento la struttura sanitaria praiese, da circa un decennio al centro di una battaglia burocratica e giudiziaria, viene indicata come Casa della Salute.

Viene così vanificata – spiega De Lorenzo – tutta una serie di atti dell’Asp e della struttura commissariale stessa che prevedevano un ospedale a Praia a Mare. Ma, più di tutto, vengono per l’ennesima volta mortificate le sentenze del Consiglio di Stato sulla illecita conversione in Casa della Salute di quelle struttura.

Ora – aggiunge il consigliere –, le parole non servono più, i buoni propositi non hanno efficacia e il buon senso è perso. Ora, bisogna semplicemente agire.

Il mio appello, oltre che ai sindaci e agli amministratori del territorio, è rivolto con forza anche a tutti i cittadini: protestiamo insieme, con determinazione per far capire che quella struttura deve essere un ospedale e non una Casa della Salute, come stabilito dalle sentenze della massima autorità della giustizia italiana”.

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