Scalea | La storia di Piero Dal Prà, il giovane piazzaiolo sempre in viaggio per il mondo

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Scalea | La storia di Piero Dal Prà, il giovane piazzaiolo sempre in viaggio per il mondo

(Piero Dal Prà in uno scatto che lo ritrae a Fuerteventura)
Pubblicato su Cronache delle Calabrie
La storia che stiamo per raccontare, fino a un certo punto, è simile a quella di molti, moltissimi suoi coetanei, salvo poi prendere una piega inaspettata. Piero Dal Prà nasce 31 anni fa in Calabria, vive a Scalea e ben presto comincia a lavorare come pizzaiolo nei locali della zona.
Ma a 20 anni, o giù di lì, sogna di stravolgere la sua tranquilla vita di provincia e si trasferisce nella Capitale con il sogno di poter fare, un giorno, il grande “salto”. Si mantiene facendo volantinaggio, il portalettere, il portapizze e persino l’agente immobiliare, incontra persone, cerca di allacciare rapporti, ma non succede nulla. Un po’ deluso e anche po’ provato torna nel suo paese d’origine, ma in fondo il suo animo non si arrende all’idea di dover rimanere in quel posto che ogni giorno diventa sempre più stretto per contenere le sue speranze.
Nel 2009 raggiunge un amico a Pisa, dove rimane per due mesi, perché anche la città della torre pendente sembra annoiarlo. Nel 2012, ci riprova. All’età di 27 anni parte alla volta di Londra consigliato da un’amica, anche se avrebbe preferito l’Australia, ma è dall’altra parte del mondo e ancora poco pratica per chi non mastica bene lingua e usanze. L’Inghilterra lo accoglie a braccia aperte e gli offre subito un lavoro in un ristorante. Piero ci mette poco ad ambientarsi, i profumi e i panorami nuovi gli provocano sempre un’emozione fortissima sin da quando era bambino e dentro di sé comincia a sentirne l’esigenza di conoscere volti e stili di vita diversi dai suoi.
Così, dopo una breve permanenza nel Regno Unito, approda finalmente nella terra dei canguri, dove continua ad accrescere la sua esperienza di pizzaiolo. In Australia rimane due anni, durante i quali dà vita a un curioso rituale. Al di là delle foto, che pubblica sistematicamente sulla sua pagina facebook, per tenere con sé un ricordo indelebile del posto che ha visitato comincia a farsi disegnare dei tatuaggi in diverse parti del corpo.
Successivamente, in un arco di tempo di circa tre anni, vola alle Canarie, in Thailandia, negli Stati Uniti, in Myanmar (vecchia Birmania), nella Repubblica Popolare Democratica del Laos, in Vietnam, in Cambogia, in Malesia, a Singapore, in Francia, in Tunisia, a Malta e in Spagna, calandosi sempre più spesso nei panni di viaggiatore, sacrificando quando possibile il lavoro, che comunque continua ad essere la sua unica fonte di guadagno.
In questi giorni, dopo aver passato qualche tempo nella sua amata Calabria, sta visitando la lontanissima Malesia. Ma di piantare le tende non ne vuole sapere. Il prossimo viaggio lo porterà probabilmente ai confini del mondo, nell’estremo Oriente, compiendo un tour tra Cina, Giappone, Korea, Filippine e Indonesia. In alternativa, c’è ancora tutta l’Africa da esplorare.
Ma prima o poi troverà un posto fisso per viverci stabilmente? Forse sì, e infatti cerca sin da ora un’occupazione in Germania. Ma non è detto che non si trasferisca definitivamente in Danimarca, Norvegia o Svezia.

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