Il Codacons: 'Svaniti corsi d'inglese patrocinati da Regione Calabria, società chiuse anni prima della firma dei contratti'

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Il Codacons: 'Svaniti corsi d'inglese patrocinati da Regione Calabria, società chiuse anni prima della firma dei contratti'

(Fonte foto: dal web)
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Riceviamo e pubblichiamo
L’Associazione chiede quanto sia costato ai Calabresi il patrocinio e chiede l’intervento della Procura L’art. 117 della Costituzione riconosce come “competenza esclusiva delle regioni” la formazione professionale e così sono proprio le regioni ad occuparsi di gestire i quasi 3 miliardi di euro che l’Europa assegna al nostro paese per offrire strumenti per l’accesso al mondo del lavoro.
Qualche tempo addietro la Regione Calabria ha patrocinato dei Corsi d’inglese, affidati a professori madrelingua, che prevedevano, al termine del percorso educativo, il rilascio di un diploma professionale con Certificazione Internazionale riconosciuta a tutti i livelli e fruibile su tutto il territorio dell’Unione Europea. La scuola che offriva cotanti vantaggi era la Royal English Institute, con sede in Reggio Calabria e tante filiali, sparse a macchia di leopardo per tutta la Calabria. Certo il costo non era proprio agevolato, specie se ad affrontarlo erano soggetti privi di occupazione, parliamo di oltre un migliaio di euro a carico del giovane, ma se consideriamo che una parte era sostenuta dal patrocinio della Regione e che alla fine si sarebbe conseguito un diploma capace di spalancare le porte per trovare, finalmente, occupazione… tutto sommato era un sacrificio che ben valeva la pena sopportare. Peccato che dopo poco tempo dall’inizio dei corsi la scuola abbia finito per chiudere i battenti.
A dire il vero i giovani disoccupati non sono stati abbandonati a se stessi, ed infatti è stato loro comunicato che i corsi sarebbero proseguiti presso altro istituto. E fin qui nulla di realmente dannoso, certo ci si potrebbe interrogare sull’opportunità che la Regione stipuli intese per la formazione dei Calabresi, con soggetti che spariscono nel breve volgere di qualche mese, ma questa è altra storia. Accade tuttavia che anche la successiva scuola decida di interrompere le lezioni e differisca il prosieguo a “data da destinarsi”. Ed allora, il diploma diventa un miraggio, così come i soldi spesi dai ragazzi per non parlare della possibilità di accedere al mondo del lavoro.
Da accertamenti effettuati – sostiene l’avv. Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons – è emerso che la partita iva della società che avrebbe dovuto tenere i corsi, risulta “cessata” già due anni prima della firma dei contratti. Il Codacons, che ha presentato un esposto in Procura, si interroga su che genere di controlli abbia effettuato la Regione Calabria, circa la reale efficacia di questi corsi di formazione e, ovviamente, circa la “serietà” del soggetto che impartisce (o, meglio, dovrebbe impartire) lezioni ai giovani in cerca di occupazione.
Tra corsi inesistenti e scuole che scompaiono – sostiene l’avv. Di Lieto – tra indagini delle Procure ed anatemi della Corte dei Conti, i soldi stanziati dall’Europa vanno in fumo e le prospettive dei ragazzi rimangono nere. Il Codacons – conclude Di Lieto – ha chiesto spiegazioni alla Regione, non solo sulle garanzie ricevute da soggetti che beneficiano di soldi pubblici e che poi, come lamentano i ragazzi, spariscono, ma anche sui controlli svolti affinché le somme erogate abbiano effettivamente una ricaduta sul grado di preparazione dei giovani disoccupati Calabresi.
Per concludere una “chicca”, spesso utilizziamo l’espressione “fare le scarpe” quale sinonimo di “fregatura”… ecco, oggi provando a digitare il sito della scuola, ci si imbatte, per l’appunto, in un negozio di scarpe.